28 luglio 2011
Su Fiat e Irisbus, governo incapace.
Andrea Lulli (Pd), domani, alla Irisbus.
Il Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, On. Andrea Lulli, parteciperà alla mobilitazione dei lavoratori della Irisbus Valle Ufita, dei sindaci e delle comunità locali, prevista nella mattinata di domani, venerdì 29 luglio.
Sin dalle prime ore della crisi Irisbus, insieme a Stefano Fassina ed al dipartimento nazionale del Pd “Economia a Lavoro”, l’On. Lulli ha seguito la vertenza dello stabilimento ufitano ed è, per il Partito Democratico, presentatore dell’interrogazione parlamentare, sulla Irisbus – Iveco, al Ministro dello Sviluppo Economico.
Alle ore 15.30, presso il Municipio di Grottaminarda, occupato dai lavoratori dell’azienda del gruppo Fiat, l’On. Lulli incontrerà i lavoratori, i sindacati ed i sindaci della Valle Ufita con la finalità di costruire un ulteriore contributo del Pd in vista del prossimo appuntamento, a Roma, del 3 agosto, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Generoso Bruno (Pd) “Questo governo non è in grado di misurare neppure le intenzioni di Fiat”.
Dichiarazione stampa
“La vicenda dell’Irisbus, in questi giorni è stato detto più volte, non riguarda solo i settecento lavoratori dello stabilimento più i quasi duemila dell’indotto. Quella della Valle Ufita è una vertenza su cui si giocano buona parte delle possibilità di sviluppo della provincia di Avellino, essendo, la difesa dei grandi presidi produttivi presenti in Irpinia, solamente il primo passo per poter immaginare l’uscita dalla crisi attuale.
Solo l’altro giorno, Sergio Marchionne, a margine dei lavori del Cda del gruppo Fiat, in Brasile, comunicava il raddoppio dell’utile nell’ultimo trimestre di Fiat-Industrial. Ci troviamo, quindi, di fronte ad un gruppo che testimonia importanti segnali di ripresa; c’è bisogno, adesso, di un governo che su un Piano nazionale del trasporto pubblico urbano, lo sblocco e la finalizzazione dei fondi FAS e il rifinanziamento della legge 151 del trasporto pubblico, determini le condizioni affinché il gruppo Fiat non lasci progressivamente il Mezzogiorno e, più in generale, l’Italia per la parte riguardante le produzioni per il trasporto pubblico. C’è bisogno di una condotta differente da quella sperimentata, dal governo, su Termini Imerese e, più in generale, sull’intera partita legata al rapporto con il gruppo Fiat. E’ da oltre un anno, ormai, dall’annuncio del piano “Fabbrica Italia”, che Marchionne minaccia di andarsene e che questo governo, a partire dalla verifica stabilimento per stabilimento, dello stesso piano Fiat, non è in grado di misurare le effettive intenzioni del gruppo del Lingotto”.
19 luglio 2011
Dopo l’incontro al Ministero, Bersani interrogherà il governo sulla vertenza Irisbus.
Generoso Bruno: “Dopo l’incontro al Ministero, Bersani interrogherà il governo sulla vertenza Irisbus”.
Dichiarazione stampa
“In queste settimane un’intera provincia si è mobilitata a sostegno dei lavoratori dell’Irisbus e per la permanenza della Fiat in Valle Ufita. Oltre alla riuscita dello sciopero generale, si sono verificate altre due condizioni importanti: il documento dei capigruppo del Consiglio regionale della Campania e quello dei firmatari del Patto per lo sviluppo che è riuscito a tenere legate sulla questione Irisbus sia le organizzazioni sindacali che Confindustria e le organizzazioni datoriali.
Sono questi i tre elementi che nell’incontro al Ministero dello sviluppo economico potrebbero costituire una preziosa base su cui poter sviluppare l’intesa col gruppo del Lingotto.
E’ al governo che, adesso, spetta dover fare la sua parte intervenendo sul tema del trasporto pubblico sia garantendo, strategicamente, la volontà e le condizioni per il rinnovo dei parchi autobus e sia nel merito di un più complessivo Piano trasporti.
La questione Irisbus riguarda, quindi, la scelta del gruppo Fiat di voler restare nel Mezzogiorno e, più in generale, in Italia per la parte riguardante le produzioni per il trasporto pubblico.
Su questa vertenza si giocano buona parte delle possibilità di sviluppo della provincia di Avellino legata alla centralità dell’automotive. E’ per questi motivi che la vertenza Irisbus non può riguardare, esclusivamente, gli oltre settecento lavoratori più il pezzo, sostanziale, dell’indotto che, senza la Fiat, è destinato a scomparire. Insieme a Stefano Fassina ed al Dipartimento nazionale Economia e Lavoro del Partito Democratico, da giorni, stiamo lavorando alla presentazione di un’interrogazione parlamentare che vedrà Pier Luigi Bersani come primo firmatario. Nella giornata di domani, a Roma, alcuni parlamentari democratici, tra cui la Senatrice Annamaria Carloni e l’Onorevole Andrea Lulli – capogruppo del Pd in Commissione Attività Produttive – incontreranno, presso il Ministero dello sviluppo economico i lavoratori dell’Irisbus”.
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